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Giulio Della Rocca, forse lo avete visto di fronte le scuole rosse a pulire le cicche, forse da uomo sandwich per pubblicizzare Puliamo Viterbo, spesso con i calzoni corti ed in maglietta a tutte le stagioni. Recentemente su Facebook con artisti ed opinion leaders o nei i tre minuti con personaggi unici.

Spesso in giro nelle vie del centro dove ferma i turisti per raccontare loro del borgognone o di altri angoli affascinanti e sconosciuti come il pozzo dei ricordi. Di Alessandro IV e dell’origine della tradizione della macchina di Santa Rosa, di santa Rosa o di Egidio da Viterbo, del Sebastiano del Piombo dipinto a 4 mani con Michelangelo e di quando il divino passeggiava sugli stessi lastroni in peperino o Dante veniva ispirato a scrivere l’inferno.

Non potrebbe disegnare topolino ma con presunzione ed un pizzico di follia ha iniziato “la via degli artisti”, l’inglese colloquiale nei bar, corsi di educazione civica a scuola, ha pubblicizzato i puzzle della Tuscia e creato il portale e-commerce tusciaapezzetti.it ed adesso ha rispolverato le caccia al tesoro degli anni 90: la prossima la notte stregata dell’anno, 31 Ottobre 2020. Spesso in compagnia del mitico professor Nuccio Chiossi organizzatore no stop da decenni di tutto ma grande portabandiera di Viterbo ai giochi senza frontiera dell’altro secolo.

Sembra che non riesca a star fermo ed ha pure scritto.

Dichiara di non essere scrittore ed aver messo nero su bianco solo il suo amore per la città che tiene stretta al cuore. Nella stessa frase ringrazia sempre chi gli insegnato molto: il fratello guida, Luca Della Rocca, o lo storico dell’arte Antonio Rocca e tutti gli appassionati di Viterbo, della

Tuscia e della sua fantastica storia.

Nel suo racconto vie che calpestiamo spesso, piazze delle nostre memorie e personaggi che vivono nelle stesse strade dove tutti passiamo i nostri giorni. Forse più che un romanzo una finestra aperta su Viterbo con la sua gente e la sua voglia di uscire dall’ombra di Roma e Toscana. Ma non con gli occhi di chi si lamenta e si concentra sulla, ahimè, presente sporcizia. Ma quelli di una professoressa Americana che trova via di Valle Piatta affascinante (Voi sapete dove è la via?) o il mazzo di fiori scolpito nella casa della bella Galliana unico al mondo.

In una delle tante e fantastiche trattorie locali che ha sposato l’acqua cotta ed il cacio e pepe, “l’archetto” di Enrico Bagnaia a via Saffi, presenterà il suo libro “Michelangelo, Viterbo e la bella Gallina: il segreto dei Farnese” Venerdì 9 ottobre 2020 alle 19:00. Anche in diretta su facebook , https://www.facebook.com/giulio.dellarocca.779/, dal suo profilo, nella speranza di consolidare l’amore per la nostra città e la Tuscia.

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